Il Regolamento (UE) 609/2013 (art. 2.2.g) propone la seguente definizione per gli Alimenti a Fini Medici Speciali (AFMS): “un prodotto alimentare espressamente elaborato o formulato e destinato alla gestione dietetica di pazienti, […]
Come contenere i danni dello stress ossidativo!
Sempre più spesso sentirete parlare di radicali liberi, molecole prodotte dal nostro organismo, e del loro ruolo di acceleratori di processi degenerativi dei tessuti e delle cellule. Quando sono presenti nel corpo in quantità eccessive, si verifica il cosiddetto stress ossidativo, ossia un graduale deterioramento cellulare, che conduce a un invecchiamento precoce.
Tramite un’analisi del sangue è possibile riscontrare il netto calo dei livelli ematici e dei micronutrienti, una diminuzione degli oligoelementi e dei valori vitaminici dell’organismo, essenziali per mantenere delle buone difese immunitarie.
Uno dei sintomi più comuni dello stress ossidativo è l’infiammazione dei tessuti: come risposta alla mutazione delle cellule da parte dei radicali liberi il sistema immunitario scatena l’infiammazione come reazione naturale per combattere tale problema, ma questa sorta di meccanismo difensivo può avere una doppia conseguenza, proponendosi come base stabile per lo sviluppo di molte malattie croniche come autismo, obesità, diabete, depressione, cancro e problemi cardiaci.
Sempre a riguardo del punto precedente, la sindrome metabolica è sicuramente uno dei sintomi presenti maggiormente in simbiosi allo stress ossidativo, portando anche ipertensione o altri gravi problemi al sistema circolatorio ed all’attività cardiaca. Sarà dunque bene conoscere le varie forme di cura o prevenzione per tali problemi, in maniera da ridurre la possibilità che lo stress ossidativo possa comportare un vero e proprio pericolo per voi e per la vostra salute quotidiana.
Cosa fare per lo stress ossidativo ed i suoi sintomi: la risposta del sistema immunitario
Per far in modo che lo stress ossidativo non rappresenti un problema è di fondamentale importanza aumentare le proprie difese immunitarie in maniera da ridurre la capacità dei radicali liberi di rivelarsi estremamente dannosi per i tessuti cellulari, inibendo dunque la sua terribile e devastante azione. Per molte persone al mondo la causa principale da cui deriva lo stress ossidativo riguarda principalmente la loro vita e le abitudini quotidiane, che purtroppo appaiono sbagliate e non indicate per un corpo sano ed in forma. Le carenze nutrizionali di molte vitamine è uno dei fattori scatenanti dello stress ossidativo e dei suoi sintomi.
Per mantenere un corretto bilanciamento tra radicali liberi e sistemi antiossidanti, è importante fornire costantemente all’organismo, dall’esterno, un apporto corretto di molecole antiossidanti, per evitare che quelle endogene si esauriscano, lasciando le biomolecole esposte all’aggressione di specie reattive che ne comprometterebbero la funzionalità.
Il W-CARE con la sua formulazione brevettata garantisce il totale assorbimento dei suoi 9 validi elementi, legati tra loro in una catena inscindibile, finalizzata all’ottimizzazione delle proprietà antiossidanti ed immunonutrizionali. Lavorando in sinergia potenziano la loro reciproca azione, ottenendo il massimo del risultato generando una macromolecola che conterrà: Vitamina C, Vitamina E, Vitamina A, Omega-3, Vitamine Gruppo B, Vitamina K, Zinco, L-Arginina, Collagene.
Capire quali soluzioni adottare per ridurre le probabilità che lo stress ossidativo rappresenti un problema per il proprio corpo sarà una vera e propria forma preventiva nei confronti delle comuni malattie che colpiscono soprattutto durante la vecchiaia: rinforzare il proprio corpo contro i radicali liberi sarà dunque la mossa migliore per sentirsi ed apparire più giovani a lungo nel tempo.
Lesioni cutanee: 5 mosse (garantite) per evitarne l’insorgenza!
Lesioni da pressione, una realtà veramente troppo diffusa. Ma è davvero inevitabile? Con la corretta valutazione e gestione di queste 5 voci è possibile prevenirle!
Che cos’è una Lesione da pressione (ulcera da decubito)?
Le Lesioni da Pressione, anche conosciute come Piaghe da decubito o Lesioni da Decubito, sono un’area di danno della cute e dei tessuti sottostanti, causata da una posizione prolungata mantenuta per troppo tempo. (star seduto o disteso)
Può anche essere causata dallo scivolamento continuo dell’anziano nel letto, da inadeguate sedie a rotelle, inadeguate superfici antidecubito o da inadeguate poltrone.
Chi è a rischio?
Tutti gli anziani hanno un rischio aumentato di sviluppare Lesioni in Ospedale perché si muovono di meno. Questo potrebbe anche essere dovuto alla stanchezza, all’assunzione di farmaci e alla presenza di dolore.
Tuttavia tu sei più a rischio se:
Hai una sindrome ipocinetica, per esempio stazioni nel letto in una posizione senza muoverti per un lungo periodo di tempo.
hai già una lesione da pressione o l’hai avuta in passato.
hai una mancanza o perdita di sensibilità causata da disordini neurologici o patologie come: sclerosi multipla, diabete, ictus, circolazione compromessa, patologie cardiache, alterazioni vascolari sistemiche o circoscritte.
hai un dolore talmente forte da far uso di Morfina o terapia del dolore con elastomero in epidurale.
hai problemi di memoria
Non mangi e non bevi
Sei sovrappeso o sottopeso
Hai una cute vulnerabile, secca, sottile, arrossata ed umida o soffri di Dermatoporosi.
Hai uno stato depressivo che favorisce l’inattività.
La prevenzione delle Lesioni da Pressione in 5 mosse.
Skin Inspection – Ispezione della cute
Surface – Superficie
- Keep Moving – continuare a muoversi
- Incontinence – Incontinenza
Nutrition & Hydration – Nutrizione ed Idratazione
Skin inspection – riconosci la tua area di pressione.
Queste sono le aree del corpo dove le ulcere da pressione si manifestano.
- Steso sul dorso: talloni, sacro, glutei, scapole.
- Steso sul fianco: malleolo esterno, ginocchio, grande trocantere, gomito, spalla.
- Seduto: sacro, ischio,cavo popliteo, colonna dorso lombare.
Surface – Superficie
Alcune persone sono sempre a rischio di sviluppare lesioni da pressione ma tutti sono a rischio mentre si trovano in ospedale perché ci si muove di meno. L’uso di adeguate superfici per la diminuzione delle pressioni può ridurre notevolmente il rischio.
Tali superfici possono essere materassi antidecubito o cuscini antidecubito. Il loro utilizzo riduce la pressione nei distretti corporei soggetti allo sviluppo delle lesioni.
Si prega di informare l’Infermiere specializzato in Wound Care se il dispositivo antidecubito che è stato fornito non funziona (insorgono ugualmente le lesioni) o qualora non risulti essere confortevole (per es. troppo piccolo). Metti a conoscenza l’Infermiere specializzato se a casa hai già in uso le superfici o i cuscini antidecubito.
Le lesioni da pressione si possono verificare anche a seguito dell’uso di dispositivi medici in condizioni particolari. Come l’uso di Maschere per l’ossigeno, sondini, cateteri, collari per il collo. E’ importante che tu informi l’Infermiere se il presidio ti causa dolore o se ritieni che non sia della giusta misura.
Keep Moving – continuare a muoversi.
Se sei stato identificato come un soggetto a rischio di sviluppare lesioni da pressione la loro insorgenza può essere agevolata dalla ridotta mobilità.
Il movimento regolare può essere una chiave di prevenzione:
sia che tu sia a letto
sia che tu sia seduto in sedia
Spostati da un lato all’altro sollevando il sedere dalla sedia. In questo modo fai variare la pressione anche solo per breve tempo.
Una buona postura aiuta la diffusione del peso della persona (volume occupato) e riduce le arie di pressione. Solleva regolarmente il sedere se sei sicuro di farlo, per alleviare la pressione. Usa il campanello se hai bisogno di assistenza per farlo.
Incontinence – Incontinenza
La troppa umidità (urine, feci e sudore) può causare danni a livello cutaneo. Queste condizioni possono aumentare gli effetti delle forze di frizione e stiramento e rendere la tua cute molto più fragile.
Per favore, chiama l’Infermiere se hai problemi di incontinenza affinché pianifichi correttamente l’assistenza.
Mantieni sempre pulita ed idratata la cute. Una buona igiene personale è importante. Tra l’altro, cerca di utilizzare i prodotti più idonei per la tua cute. Evita i saponi che potrebbero risultare particolarmente aggressivi. Preferisci l’uso di manopole pronte all’uso pre insaponate. Utilizza i prodotti barriera se sei incontinente ed idrata continuamente la tua pelle evitando l’uso dei Borotalchi. Asciuga la tua cute tamponandola e non strofinandola, in questo modo la detersione sarà meno dannosa.
Nutrition and Hydration – Nutrizione e idratazione
Il tuo rischio di sviluppare lesioni è aumentato se non mangi e non bevi in modo adeguato. Dovresti bere dai 6 agli 8 bicchieri di acqua al giorno per aiutare l’idratazione della tua cute. L’obiettivo può essere raggiunto anche con l’introduzione di acqua, the, succhi, latte etc.
Essere sottopeso o sovrappeso incrementa il rischio di rottura della pelle.
Monitorizza il tuo peso da quando entri in ospedale e per tutta la permanenza. Se la tua situazione desta qualche preoccupazione o tu hai già un’ulcera è necessario che tu sia seguito da una dietista.
Mangia bene per una buona guarigione e per prevenire rotture cutanee. Per agevolare i processi di riparazione puoi assumere integratori alimentari ai fini medici speciali (Nutriceutica) in grado di stimolare i processi riparativi con funzioni antinfiammatorie e stimolanti del sistema immunitario, specifici per i processi di riparazione.
Il fumo danneggia la circolazione sanguigna e influenza i processi di riparazione della cute e della circolazione. Se la tua cute è a rischio sospendi immediatamente di fumare.
Ricorda che è molto importante guardare oltre la tua cute
Muoverti regolarmente
Mangiare e bere bene
Parlare con lo staff se hai dolore o discomfort.
Per la cura delle lesioni rivolgersi sempre a personale infermieristico specializzato in Wound Care (Cura delle Lesioni).
Con la preziosa collaborazione di Alessandra Vernacchia
Da un’idea di Lisa Hill e Louise Dalton, Nurse Specialist Tissue Viability. The Leeds Teaching Hospital NHS Trust. 3/2018 Revisione 3/2020.
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