immobilità e lesioni

Quando una persona è allettata, il peso del corpo schiaccia la pelle che si trova tra le ossa e il materasso.
La conseguenza è: La riduzione o il blocco della circolazione sanguigna verso il tessuto cutaneo, L’insufficiente apporto di ossigeno alla pelle.
Le zone a rischio di piaghe da decubito sono sulla pelle a diretto contatto con le ossa del corpo perché non ci sono muscoli e tendini, per esempio: Tallone, Caviglie, Fianchi, Schiena (zona sacrale).
Un anziano è più a rischio, soprattutto se ha una malattia che: Obbliga a rimanere a letto per periodi prolungati, Limita la capacità di cambiare posizione.

Un bambino o un neonato portatore di handicap motorio può sviluppare l’ulcera perché: È immobile,
Sta spesso sdraiato nella stessa posizione.

È molto difficile vedere un paziente che sviluppa una piaga per aver tenuto troppo tempo il gesso dopo una frattura. Le piaghe da decubito si possono sviluppare rapidamente e sono spesso difficili da trattare.

Prevenire e curare in modo opportuno un’ulcera, sotto la stretta osservazione di un medico e l’assistenza di un infermiere, può evitare disastrose conseguenze.
Le ulcere croniche più comuni includono le ulcere dell’arto inferiore, le ulcere diabetiche e le ulcere da pressione.


A differenza delle ulcere acute che possono guarire in pochi giorni o settimane, le ulcere croniche possono durare per mesi o anni. Questa condizione grava fisicamente e psicologicamente sull’individuo ed inoltre rappresenta un problema gestionale per il sistema sanitario.


Anche il  Fisioterapista ha un importante ruolo nella prevenzione delle lesioni da pressione. Uno dei significati di “pre-venire” è “Agire in modo da evitare od ostacolare qualcosa che può avere conseguenze negative”; significa preparare rimedi contro danni e insidie, dunque disporsi a mettere in atto, nel nostro caso, tutti i rimedi possibili contro l’insidia delle lesioni citate.

Diverse strategie possono aiutare a prevenire le piaghe da decubito e favorire la guarigione.

Stadio delle piaghe da decubito

I° STADIO   Le lesioni non sono ferite aperte. La pelle può essere dolorosa, ma non ha interruzioni o tagli.
La pelle appare rossa e non sbianca (perde poco colore quando si premere su di essa e poi si toglie il dito).
In una persona dalla pelle scura, la zona può sembrare di colore diverso rispetto alla pelle circostante, ma può non sembrare rossa. La temperatura della pelle è spesso più calda.                                                                                                                                                       Le piaghe nella prima fase possono essere: Dolenti, Più dure rispetto alla zona circostante.

II° STADIO  La pelle si rompe, logora o forma un’ulcera che di solito è dolorosa. La piaga si espande negli strati più profondi della pelle, fino al derma. Ha l’aspetto di:Un’abrasione, Una bolla (vescica), Un cratere (cavità) poco profondo della pelle.
A volte, al secondo stadio si forma una bolla piena di liquido chiaro. Alcune parti della pelle circostante possono essere:Arrossate, Irritate.

III° STADIO La piaga peggiora e si estende nel tessuto sotto la pelle, formando un cratere più profondo.
Alcune parti del tessuto sottocutaneo sono danneggiate in modo irreparabile e possono morire.
La lesione interessa anche il tessuto muscolare.

IV° STADIO  L’ulcera è molto profonda, raggiunge i muscoli e l’osso sottostanti causando la necrosi (morte cellulare) di una parte importante di tessuto. Si possono verificare delle lesioni ai tessuti più profondi:Tendini, Articolazioni. Le piaghe più gravi si verificano: Sull’osso sacro, Sui talloni.

IL W-CARE RAPPRESENTA UN VALIDO AIUTO NELLA GESTIONE DIETETICA DI QUESTA TIPOLOGIA DI PAZIENTI, CONTRIBUENDO AD ACCELERARE I TEMPI DI GUARIGIONE. 

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